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Eventi e speciali

La guardia alla luna

Compagnia "Salvatore della Villa"

Appartiene a...

Informazioni utili

  • Categoria: Teatro
  • Data: 22/03/2020
  • Dove: Galatone
  • Indirizzo: Teatro comunale - Via Diaz, 48
  • Orario: 21.00

La guardia alla luna

Di Massimo Bontempelli. Regia Salvatore Della Villa

Scrive Bontempelli a proposito del suo testo, riletto a trent’anni di distanza: “La guardia alla luna mi desta, come dicevo, un certo interesse, perché mi si presenta come un curioso rigurgito e precipitato di tutti quei vizi in cui brancolammo cercando una liberazione: sentimentalismo, realismo, colorismo, estetismo, folklorismo, frammentarismo, impressionismo; quasi che l’autore ne abbia fatto un fuoco gettandoveli tutti ciecamente a bruciare, nell’atto stesso che credeva di servirsene, come materiale di costruzione.” Bontempelli indica così la distribuzione dei personaggi: Maria, molti uomini, molte donne. Maria è personaggio: una creatura d’arte che ha bisogno del teatro per compiere il suo progetto. Gli esseri umani che incontra lungo il cammino: la Suora e la Donna che portano via la bambina, il delegato, i due naviganti, l’adolescente, la ruffiana, la meretrice, la compagna di prigione (di cui Maria sente solo la voce), l’Amico per l’agnizione finale, la fidanzata, Il cameriere dell’albergo, le due voci, possono essere successive trasformazioni del nucleo della prima scena, considerando che appaiono una volta sola nel corso del viaggio. La guardia alla luna può essere l’apologo di un sogno, la paura, l’angoscia dell’amore senza ritorno, perduto. Nel suo viaggio di rabbia e vendetta Maria si condurrà nell’illusione del compimento della sua opera…Maria figura mistica legata al Dio del Cristo che si porta alla Croce... disperata e consapevole follia che non perdona il rapimento della piccola…forte e lucida madre, tenace, alla ricerca della vendetta sana per il suo amore e per tutte le madri. E nella sua rabbia cerca la sua resurrezione…impedire alla maledetta luna di compiere altri delitti…vestita nella menzogna del suo dolore come lo è Donn’Anna Luna di Pirandello che rinnega il figlio morto per non separarsene. Le indefinite figure si muovono asessuate nei sette quadri che viaggiano nell’intimo. L’assenza della bambina, presente tanto quanto il lamento che ci appartiene, ma che non conosciamo, che non riusciamo ad ascoltare se non in un vago ricordo….memoria di suono. Un uomo che offre la carta alla donna dell’incontro con la stessa sorte…per caso…per il gioco della vita… Nella tensione e intensa drammaticità del testo c'è necessità di un allestimento scarno e freddo.Nel dramma della solitudine vive l’incontro di Maria dell’amante e di Maria abbandonata…ma potrebbero essere tanti riflessi della stessa…molte ombre. L’epilogo è nel déjà vu o nella consapevolezza e paura del distacco.


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