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William è un aspirante suicida seriale. Le prova tutte: lancio dal ponte, gas, impiccagione, avvelenamento con pillole, ma non riesce mai a porre fine alla sua vita. Teme di essere immortale, per scongiurarlo firma un contratto di morte non rescindibile con un killer esperto, Leslie, che avrà una settimana per ucciderlo nel modo da entrambi concordato. Peccato che in sette giorni molte cose possano cambiare e la vita di William, grazie a un incontro fortunato, sembra finalmente acquistare un senso.
"Black comedy che va oltre il semplice entertainment.(…) Il tutto raccontato con il classico humour inglese: si ride, a denti stretti. I toni virano al grottesco, si scherza su temi anche seri, si esalta il politicamente scorretto. E l’Inghilterra? Viene descritta come il regno della noia: le case tutte uguali, le persone chiuse e distanti, il solito tran tran senza spiragli".
(cinematografo.it)
"La commedia di Tom Edmunds attraverso un black humor molto british utilizza due destini a confronto per costruire un parallelismo tra due rapporti di coppia generazionali, l’aspirante suicida, con la ragazza appena conosciuta, e il killer insieme alla sua adorata moglie, un rapporto appena nato, tanto fragile da essere appeso ad un filo, che rischia prematuramente di essere reciso, l’altro che nel tempo si è consolidato e vive, invece che dell’ardore degli inizi, di un fuoco perpetuo che si manifesta in nuove forme di euforia differita. Il punto di arrivo dopo un percorso tortuoso, con la pazienza di cercare nella banalità del quotidiano gli stimoli per guardarsi negli occhi con immutata passione. Ma il gioco surreale non si limita a questo, focalizzando l’obiettivo sui due protagonisti, riesce infatti anche ad incrociare la tematica occupazionale, l’implicita insoddisfazione di chi si affaccia sul mondo lavorativo, il terrore di restare inoperosi, la sfiducia nel considerare delle alternative, contesti diversi per punto di partenza, uniti dal rifiuto di cambiare, per paura, per abitudine".
(sentieriselvaggi.it)