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New York, anni Cinquanta. Lionel Essrog lavora presso il detective privato Frank Minna, che l'ha salvato da un orfanotrofio insieme ai suoi compagni dell'agenzia di investigazioni. Lionel ha una memoria prodigiosa e una capacità estrema di collegare i puntini, qualità che, insieme ad una lealtà incrollabile, l'hanno reso molto caro al suo capo. Purtroppo però è anche affetto dalla sindrome di Tourette, che gli fa sentire nella testa la voce di uno spiritello anarchico che lo chiama Bailey e gli fa produrre suoni, versi e parolacce totalmente fuori controllo. La frammentazione caotica che Lionel ha in testa fa il paio con il puzzle che dovrà affrontare quando Frank Minna verrà ucciso, e lui dovrà scoprire il motivo e i mandanti di quell'omicidio: e al centro del puzzle troverà anche Laura, una bella attivista per i diritti della comunità afroamericana.
"Edward Norton, che è regista, sceneggiatore, produttore e protagonista, prende il romanzo omonimo di Jonathan Lethem, sposta l'azione all'inizio degli anni Cinquanta e omaggia il noir classico alla Hammett e alla Chandler, senza rinunciare però alla nevrosi postmoderna che deriva dalla letteratura e dal cinema contemporanei. Fin troppo preciso e pulito nella forma, fin troppo chiaro ed esplicito nei sottotesti, quello di Norton è prima di tutto un film di ritmi e di intrecci, che vengono ben gestiti dalla sceneggiatura, da un cast che funziona in tutti i reparti e dall'intuizione di far viaggiare in parallelo l'imprevedibiltà della sindrome di Tourette e le improvvisazioni del jazz, applicandole al racconto".
(comingsoon.it)