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Transfert

Transfert

Info

Genere: Thriller
Anno: 2017
Durata: 101
Origine: Italia
Distribuzione: Change of (he)Art
Regia: Massimiliano Russo
Attori: Alberto Mica, Massimiliano Russo, Paola Roccuzzo, Clio Scira Saccà, Enrico Sortino


Descrizione

Stefano Sofia è un giovane psicoterapeuta che si deve confrontare con pazienti non facili nei confronti dei quali dimostra interesse e sensibilità. Fino a quando non gli si presenta il caso di due sorelle che vanno in analisi convinte, ognuna per la sua parte, che sia l'altra ad averne bisogno. Non sarà facile per lui confrontarsi con le loro tensioni emotive. Massimiliano Russo alla sua opera prima fa centro grazie a una sceneggiatura capace di attrarre l'attenzione sin dalle prime battute. Si potrebbe dire che la strada gliel'ha spianata In Treatment rendendo mediaticamente coinvolgenti delle sedute tra terapeuta e paziente seduti uno di fronte all'altro.

Recensioni

"Quella di Russo è un’opera prima colta, cerebrale e complessa che segue il flusso della mente umana, che va alla ricerca della verità ('Perché se la verità si nasconde da qualche parte, lo fa sempre nelle domande'), che intesse trame e poi le scioglie, che porta, come in un lunapark, lo spettatore su un’incredibile montagna russa, spaventosa ma anche adrenalinica e affascinante. Come in una sorta di tortura cinese, lenta, inesorabile e costante, il film ci accompagna con un tragico e doloroso sguardo negli infernali abissi della mente, ci sbatte da una parte all’altra con un gioco asettico e allo stesso tempo pieno di forza. Transfert, lo si comprende fin dal titolo (è il processo di trasposizione inconsapevole, durante l’analisi sulla persona dell’analista, di sentimenti e di emozioni che il soggetto ha avvertito in passato nei riguardi di persone importanti della sua infanzia), pone al centro la psicoterapia, elemento talmente importante da diventare strumento stilistico, essenza stessa di narrazione e anche di fruizione visiva, principio che dà forma alle cose e poi le distrugge. Stefano infatti è un giovane terapeuta, tutto il film si costruisce come una lunga seduta analitica, diventa perno attorno a cui ruota l’intera opera, al centro c’è il dialogo medico - paziente, la parola detta che si fa ponte grazie al quale creare un legame ('Quello che non lo con l’empatia'), scudo dietro cui nascondersi, arma da usare se necessario".
(cinematographe.it)

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