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Per Città Aperte concerto pianistico in Cattedrale
"E’ arrivato il tempo di dare spazio alle qualità migliori del nostro territorio. Per tale ragione contando sulla sensibilità di enti, istituzioni e nel caso specifico della Curia Arcivescovile di Taranto e del Parroco della Cattedrale Mons. Morrone, abbiamo voluto introdurre nel pacchetto Città Aperte di quest’anno un appuntamento che coniugasse arte, sacro e cultura, in un connubio perfetto capace di mettere in risalto la sacralità di un luogo così importante per tutti noi, la cultura che ne traduce e l’arte di due figli illustri della nostra città: Palma Esposito e Danilo Panico." Una presentazione di tutto rispetto quella del Commissario dell’APT di Taranto, Cosimo Gigante, che annuncia il prossimo evento del calendario di Città Aperte 2009.
Domenica 2 agosto a partire dalle 20.00 sarà infatti proprio il Duomo intitolato a San Cataldo ad ospitare un concerto di raffinata bellezza, eseguito da due artisti nati a Taranto ed essa indissolubilmente legati per origini ma anche per un percorso formativo comune: l’Istituto Musicale Paisiello.
Come dire un riconoscimento alla cataldianità – commenta Gigante.
I due musicisti nelle loro rispettive biografie scremano le informazioni riguardanti i mille percorsi formativi e le mille collaborazioni illustri, ma fa impressione vedere accostato il nome di questi artisti ad istituzioni e personalità blasonate come il Teatro Sperimentale Belli di Spoleto (Panico), o i maestri Lanfranchi, Piccolini e Pell (Esposito).
Premi e riconoscimenti per i due tarantini doc che promettono una serata altamente suggestiva tra il fresco colonnato della Cattedrale di San Cataldo, i resti dell’antico mosaico e a ridosso dell’antica cripta.
Una occasione per riapprezzare prima della performance concertistica – dice ancora Gigante – i lavori di restauro completati all’interno del Cappellone di San Cataldo, opera di notevolissimo pregio recuperata di recente grazie al lavoro incessante della Sovrintendenza ai Beni Architettonici della Puglia.
E’ una serata perfetta per i cataldiani – annunciano dall’APT – ma anche per chi non vantando origini tarantine potrà scoprire uno dei tesori più importanti del nostro patrimonio. Una cappella non a caso considerata da critici d’arte e storici “la Sistina del Sud”.