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Coproduzione Emilia Romagna Teatro, Fondazione Pontedera Teatro in collaborazione con Armunia Festival degli Etruschi-Castiglioncello, con Lucas Achirico, Gonzalo Callejas, Mia Fabbri, Alice Guimaraes, Karen May Lisondra, Paola Oña, Ulises Palacio, Julián Ramacciotti, Viola Vento; testo, regia e luci César Brie.
Si conclude con un appuntamento di straordinaria importanza per la città di Lecce, STRADE MAESTRE 2008-2009 la stagione teatrale promossa da Cantieri Koreja, Provincia di Lecce, Regione Puglia e Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Dalla Bolivia approda a Koreja César Brie con la compagnia sudamericana del Teatro de Los Andes, con ODISSEA il nuovo progetto in tournée in tutta Italia prodotto da Fondazione Pontedera Teatro e Emilia Romagna Teatro.
Attesissimo a Lecce, César Brie ha lavorato a lungo in Italia negli anni dell’esilio dall’Argentina e poi in Danimarca, con il gruppo Farfa e con l’Odin Teatret. Ha fondato in Bolivia il Teatro de los Andes, una delle compagnie teatrali più prestigiose dell’America Latina, molto seguita anche in Europa, negli Stati Uniti, in Canada.
A nove anni dall’Iliade, il regista prosegue la sua personale rilettura di Omero, allestendo l’Odissea il “racconto dei racconti” sulla guerra, la perdita e il ritorno. Tra le sue pagine si intrecciano viaggio, esilio, amore passionale, amore sublimato e il canto delle sirene che è allo stesso tempo desiderio allo stato puro e voce del ricordo.
Ci sono, nell’Odissea, tutti gli aspetti del racconto: la magia, i ricordi, la lotta contro la natura, contro i propri compagni, contro i mostri e contro se stessi.
Alla complessità di questo testo si affianca la ricerca artistica che va a indagare chi sono gli Ulisse di oggi.
Ulisse è il migrante, il curioso, il guerriero, il naufrago, come gli artisti nel loro perenne viaggio attraverso le forme, come gli impiegati, ancorati nei loro uffici che vanno via immobili con la loro immaginazione, come i migranti che arrivano sulle nostre spiagge naufraghi.
Alla complessità di questo testo in cui il viaggio, l’esilio, l’amore passionale e quello sublimato si intrecciano alla nostalgia, alla scaltrezza di Ulisse, alla sua disperazione che lotta per la sopravvivenza, si affianca la ricerca artistica che va a indagare chi sono gli Ulisse di oggi nostri contemporanei: “Gli artisti nel loro perenne viaggio attraverso le forme; gli impiegati, ancorati nei loro uffici che vanno via immobili con la loro immaginazione; i migranti che arrivano sulle nostre spiagge naufraghi, fuggendo dai mostri della miseria e la guerra, e la cui fuga adesso si vuole sanzionare come delitto. Di tutto questo parla l'Odissea. Il racconto dei racconti agli albori dell'uomo”.
Cesar Brie è attore, regista e scrittore. Ha lavorato a lungo in Italia e poi in Danimarca, con il gruppo Farfa e con l’Odin Teatret. Ha fondato in Bolivia il Teatro de los Andes, una delle compagnie teatrali più prestigiose dell’America Latina, molto seguita anche in Europa, negli Stati Uniti, in Canada. Il teatro di César si interroga sul presente e si caratterizza per l’essenzialità della scena e la centralità dell’attore. Un teatro, come afferma lo stesso regista, "dove tutti i morti appaiono, dove il tempo si annulla, dove ti vedi bambino, un luogo di alchimia sorprendente per compiere un viaggio attraverso il tempo, il ricordo, la memoria".
Al termine dello spettacolo di sabato 2 maggio, è previsto uno speciale incontro con il Teatro de los Andes.