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È uscito il 15 marzo il loro nuovo album "BLENDED" su etichetta Black Nutria (distribuzione Audioglobe).
L'album è stato registrato al Red House Recording Studio dal produttore David Lenci, ed il mastering realizzato a Chicago da Bob Weston e Jason Ward. A distanza di due anni dal primo lavoro "Let me be here", la band si ripresenta al pubblico con un rock ancora più energico: ritmo incisivo, congegni melodici di forte impatto. I brani della band si stampano in testa sin dal primo ascolto.
"BLENDED" è la conferma del genere personale marchiato "p4tm" - POLAR FOR THE MASSES. Pronto il nuovo video relativo al singolo "Where your nose is", regia di Stefano Poletti (autore dei video di Baustelle, Moltheni, No Conventional Sound, The Zen Circus, Marta sui Tubi, Fake P, Irene Grandi). Ecco il link per la visualizzazione: www.youtube.com/watch?v=M_8eJgq1Z10 BIO La band è nata nel 2003 dalla "mutazione" di un gruppo già esistente. I ragazzi erano intenti a registrare delle nuove canzoni quando si sono resi conto che il risultato sonoro era esattamente l'opposto di quello che volevano. Da qui è nata la decisione di proseguire per una strada più minimalista e grezza. Da una formazione a quattro (voce+chitarra, basso, chitarra, batteria) sono diventati un trio, rinunciando alla chitarra "solista".
La scrittura è diventata più sofferta, il suono più sporco e il nome più "gelido". Nel 2004 è stato realizzato l'ep "Garage Session" che, come dice il titolo, è stato registrato nel garage-sala prove adibito a studio per l'occasione. La produzione artistica è stata affidata a Paolo "Polly" D'Ambrosio e Cristiano Cortelazzo (dei Mistonocivo). Il mixaggio è stato eseguito all'Umbi Studio (RO) e la masterizzazione è stata curata da Germano Balzarin e Dario Baggio. Sembra che l'ep sia piaciuto, visto che in seguito i POLAR sono stati selezionati da ROCK TV per la serata finale del Jack Daniel's Live Tour (13 gen 2005 al Rolling Stone di Milano) dove hanno suonato di spalla ai Bluvertigo. Nel 2007 la band ha prodotto il primo album "Let me be here". Attualmente la band è impegnata nell'attività live, a seguito uscita del secondo album "Blended" (marzo 2009), registrato al Red House Recording Studio da David Lenci, il mastering realizzato a Chicago da Bob Weston e Jason Word (Black Nutria independent label e distribuzione AUDIOGLOBE).
Simone Pas - guitar+vox Davide Spia - bass+vox Jordan Brea - drum www.myspace.com/polarforthemasses INFO La band è stata positivamente recensita (voto 8/10) sul magazine ROCK SOUND - mese di febbraio 2009. Prossimamente sullo stesso verrà dedicato ai Polar For The Masses lo spazio "Zoom", dedicato alle band in primo piano e verrà inserito il singolo "Where your nose is" nella compilation del mese; positiva recensione anche su RUMORE di aprile 2009 (voto 7/10).
Nei prossimi mesi usciranno le recensioni del nuovo album "Blended" in tutti i restanti magazine e web-magazine. RECENSIONI NERDS ATTACK! - Articolo di Emanuele Tamagnini del 26/03/2009 Inutile farneticare paroloni, inutile elencare generi a cazzo di cane, inutile copia e incollare sbirciando dal vicino, inutile tutto. 'Blended' è disco da cinque stelle. Il secondo lavoro del power trio vicentino rimane scolpito nel vento prima che nella roccia. I Polar For The Masses sono il "non più oltre" attuale della scena indipendente italiana.
Dieci velocissimi brani, possenti come il paraurti di quella Volvo Polar, che da piccolo mi impressionava al pari delle sospensioni della Citroen DS, quella con il culo che si alzava all'accensione. Registrato da David Lenci e masterizzato a Chicago da mister Bob Weston e Jason Ward (uno che è andato in tour a lavorare per gente come Brainiac, Seaweed, Social Distortion.), il disco è un fenomenale concentrato di spire melodiche incastonate con estrema maestria in passaggi oscuri. Anfratti noise'n'roll che eruttano beati tramortendo l'ascoltatore. Senza un attimo di tregua. La testa tra le mani condotti verso la luce. Trenta minuti e quarantaquattrosecondi di demolizione ragionata.
Quando il cuore si stringe forte ai sensi. 'Blended' è, sotto la nostra bandiera, inequivocabilmente disco dell'anno. [*****] MESCALINA - Articolo di Massimo Sannella del 01/03/2009 La Vicentina Black Nutria Label lancia sul mercato un disco, un "tornado" nuovo di zecca, che potrebbe benissimo inficiare la lotta dei vari Comitati "No Dal Molin" della zona.
"Blended" il nuovo album dei vicentini Polar For The Masses batte a tappeto il giro mercuriale che lega a doppia maglia le ambiguità di un Brian Molko, il dirty'n'roll Stoogesiano e che finiscono non troppo lontano dalle asperità di area spacey; tutto si dibatte in onde soffocanti e poi lenitive, in cui il trio fa di tutto (e bene) per inoculare all'attenzione una calibrata inquietudine che si può tranquillamente frequentare e ammirare. Ne viene fuori un disco che non è solo quello di una band che già potrebbe accalappiare legioni di appassionati, ma anche di un suono compatto, che rinuncia volutamente ad ogni fronzolo, per rimanere fedele ad un'immagine diretta, mai eccessiva, sempre sincera ed onesta.
Più omogeneo rispetto al precedente "Let me be here", Blended maneggia con sempre più consapevolezza la materia scottante del rock; strani personaggi ? Bizzarri, con loro non ci si annoia mai. Riescono a far capottare al meglio anche la più squallida giornata assetata di groove; prendete il ritmo ossessivo e robotico di "Comes down" tanto per farvi la bocca o le planimetrie Iguanesche di "Where your nose is" per rintuzzarvi le papille gustative, e provate a gestire questo bel disco se ci riuscite. "Blended" ha un'ascolto "orizzontale", umorale, che ha nei momenti dominati dalle grattate distorte di chitarra garage ( The duck) e nella voce ora sporcata ora che fa parkour tra acidità desertiche e Detroit sound (Life is brilliant), le punte acuminate di una grande suggestione uditiva. I Polar For The Masses non hanno nessun filo di grasso ad appesantire la loro ammaliante animalità, procedono in un perfetto caotismo filettato di sbavature noise (Timer on the head), nelle abbordate al rock'n'roll malato e grave (Ready to play), nel gas onirico (Socks) come nell'agitazione nevrotica (No solution) che nelle diafanità sperimentali Bowieane (Nightclubbing); manipolano dieci dinamiche di idee soniche di buona scuola, di grande esercitazione di stile. Se si farebbe molta più attenzione alla musica giovane di questo nostro Paese, questa nuova proposta dei PFTM potrebbe colpire le orecchie di molti anche oltre dogana, e allora sì che questo "Blended" verrebbe riconosciuto come prodotto doc: ovvero un intruglio appagatamente dirty e tirato di classe, intelligentemente di marca. THE SHIP MAGAZINE - Articolo di Nicola Celli del 28/03/2009 Blended è il secondo album dei Polar For The Masses, registrato al Red House, prodotto da David Lenci e masterizzato a Chicago da Bob Weston e Jason Ward. Il disco suona esageratamente bene, ma, tralasciando discorsi tecnici che pure hanno la loro importanza, vorrei soffermarmi sulla qualità stupefacente della musica prodotta. I dieci brani scorrono magicamente, il rock della band assume caratteristiche peculiari che rendono il sound riconoscibile immediatamente; le melodie, molto originali e curate, rimangono impresse facilmente ed è impossibile sfuggire all'energia sprigionata dal terzetto di origini vicentine. La band rinuncia volutamente a sofisticazioni artificiose e punta tutto su semplicità e immediatezza, il suono viene fuori pulito e compatto; il disco è molto omogeneo e i vari brani si caratterizzano a volte per l'utilizzo maleducato della voce ('Where Your Nose Is'), a volte per la ritmica dall'incedere ossessivo ('Comes Down'), a volte per un riff particolarmente azzeccato ('Nothing's Wrong'). La seconda prova d'esame dei P4TM è superata a pieni voti e per quanto mi riguarda sarò al Monospazio Bar di Pescara il 1° Maggio 2009 per vederli suonare dal vivo. Un'ultima cosa: i Polar For the Masses sono veri alfieri della musica italiana e meriterebbero grande visibilità anche all'estero, gliela auguro di cuore.