Il Futurismo è un modo di essere. Un “movimento” che ha attraversato tutto il Novecento, superando le retoriche pascoliane, crociane e carducciane, per rinnovare linguaggi, modelli di vita in un “impeto e azione”, i costumi grazie all’ironia che rende tutto possibile. Attraversando il Novecento il Futurismo vive ancora nella modernità della contemporaneità.

L’essere dell’azione, diceva Carlo Michestadter, è nell’uomo che riscopre il sogno e la vitalità oltre l’ipocrisia.

I negozi di Via Marconi nella luce della festa indossano i colori del Futurismo. Una iniziativa realmente futurista perché il futurismo è teatralità, è piazza, è recita.

L’iniziativa è stata curata e voluta da Roberto Burano, Vice presidente del Centro Studi e Ricerche “Francesco Grisi” in collaborazione con gli esercenti.

Ad accompagnare il lavoro di Grisi sarà in esposizione un numero della rivista “Il Cerchio”, pubblicata a Napoli e che da anni svolge studi sulla storia del Futurismo, edizione dedicata completamente al Futurismo.

L’iniziativa rientra nelle attività sul Centenario del primo Manifesto Futurista del Centro Studi e Ricerche “Francesco Grisi”, diretto da Pierfranco Bruni, dedicate al Futurismo e al decennale della scomparsa di Francesco Grisi.