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Compagnia Krypton (Firenze) Di e con Giancarlo Cauteruccio Musiche e canzoni eseguite dal vivo da Peppe Voltarelli Scene Loris Giancola Collaboratore all'allestimento Massimo Bevilacqua
“... La perdita del corpo inevitabilmente ha determinato in me uno stato di crisi, un disorientamento, sul piano creativo e non solo. Da questa crisi prende forma il mio viaggio di ora, dove non c’è il corpo dell’attore in cui trasferire registicamente un “progetto”. C’è invece un viaggio introspettivo che fa emergere il mio corpo, i suoi conflitti, la sua patologia, la sua condizione estrema con l’ obesità, la voce malata, con l’obliquo sguardo sul mondo. Fragilità, buio, silenzio e al tempo stesso grido. Ho bisogno di un teatro che sia il “mio” teatro. Dalla scrittura all’esecuzione mi catapulto senza inibizioni dentro la mia esperienza, origini, ricordi, vergogne, per portare a galla materiali che divengono denuncia e autodenuncia. A difesa della diversità in tutte le sue forme, razziale, sessuale, politica, religiosa, psicologica, fisica. Questo il tema di Picchì mi guardi si tu si masculu, un monologo scritto sempre in calabrese, in cui indago, attraverso la mia sessualità, nei conflitti di questo “corpo estremo” che instancabilmente porto in giro. E dove mi inoltro nel paesaggio degli istinti, in cui ricostruisco gli sguardi che si impigliano, i malesseri, i piaceri, le esclusioni, le negazioni, la voluttà, descrivendo con crudezza un’esperienza vitale per un artista e il suo destino...”.
(Giancarlo Cauteruccio)