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Bungaro in concerto
Nome d'arte del brindisino Antonio Calò
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Venerdì 27 marzo Tele e Ragnatele ospita Bungaro. Il progetto Bungaro (nome d’arte del brindisino Antonio Calò) muove i primi passi attorno a gli anni ottanta. Nel 1988 e nel 1991 partecipa al Festival di Sanremo con “Sarò forte” e “E noi qui”, in questo caso assieme a Marco Conidi e Rosario Di Bella. Con la RCA incide quattro album: "Sulla Punta della Lingua", "Cantare fa più bene", "Ci perdiamo in tanti", "Tutto d’ un fiato". Quattro dischi prospetticamente diversi tra loro dove ricerca e sperimentazione sono le caratteristiche principali. La cover di "Once in a life time" dei Talking Heads viene così ribattezzata "Apri le braccia", l’unica versione italiana del brano. Dieci anni di silenzio discografico, ma di intensa attività autoriale per grandi interpreti e cantautori. Nel 2004 esce finalmente “L’attesa”, disco/evento, dove sono presenti i chiari segni della grande tradizione della canzone d’autore. Le collaborazioni internazionali e di qualità come Youssou N’dour, Daniela Mercury e il grande regista francese Patrice Leconte ne sono la prova. Con la canzone “Guardastelle” partecipa al Festival di Sanremo. Nel corso della sua carriera ha scritto e collaborato con Pino Romanelli, Vincenzo Cerami, Stefano di Battista, Antonella Ruggero, Ornella Vanoni, Fiorella Mannoia, Gianni Morandi, Niky Nicolai, Syria, Eramo Passavanti, Aisha Cerami, Neri Marcorè, Rocco Papaleo, Patrizia Laquidara, Grazia di Michele, Anno Domini Gospel Choir, Tosca, Manuela Zanier, Tinkara (Slovenia), Youssou N’dour (Senegal), Kay McCarthy (Irlanda), Daniela Mercury (Brasile).
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