I teatri della cupa

Campi Salentina - 18.30 - Casa Prato - Ingresso libero: Simone Giorgino e Simone Franco terranno una conferenza spettacolo su “La biblioteca impossibile di Carmelo Bene”.
Dalle 20.30 (ingresso libero) in Piazza della Libertà Principio attivo teatro e Giorgia Basilico con lo spettacolo per grandi e bambini Cuori.
Dalle 21.30 (ingresso 5 euro) si torna a Casa Prato con Tri-boo che, in collaborazione con Sotterraneo di Firenze, metterà in scena Every Brillant Thing. Tutte le cose per cui vale la pena vivere di Duncan Macmillan, traduzione e regia di Michele Panella con Daniela D’Argenio Donati. Un one woman show in puro stile britannico; il nuovissimo testo di Duncan Macmillan ripercorre la vita della protagonista attraverso i fallimentari tentativi di suicidio della madre.

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La biblioteca impossibile di Carmelo Bene. Spettacolo di Simone Giorgino e Simone Franco. Il confronto tra la biblioteca reale e quella ideale di Carmelo Bene (1 settembre 1937 – Roma, 16 marzo 2002) è la materia della intensa lectio che il poeta e critico letterario Simone Giorgino mette in scena accompagnato dalla voce dell’attore Simone Franco. Accedere alla biblioteca ideale di Carmelo Bene, architettura mentale affatto bizzarra, è un’operazione preliminare indispensabile per cercare di mettere ordine al caos apparente che governa le sue letture e i suoi scritti. Il rapporto di Bene con i suoi «maestri e autori» è vissuto non come pacifico confronto, ma come impegnativo agone.

Cuori
Di e con Giorgia Basilico, Dario Cadei e Giuseppe Semeraro. Cadere nell'amore è per il clown l'azione perfetta. Un clown innamorato è sicuramente un pericolo, per se stesso e per gli altri. Intorno a queste suggestioni abbiamo costruito una storia d'amore e di risate.

Every Brillant Thing. Tutte le cose per cui vale la pena vivere
Di Duncan Macmillan con Jonny Donahoe. Traduzione e regia di Michele Panella, con Daniela D’Argenio Donati. Un one woman show in puro stile britannico; il nuovissimo testo di Duncan Macmillan ripercorre la vita della protagonista attraverso i fallimentari tentativi di suicidio della madre. Mediante un'originale interazione con il pubblico e una scrittura immediata, intelligente e molto divertente prende forma la lista di tutte le cose per cui vale la pena vivere. E sono tante. E sono belle. Sin dalla prima corsa in ospedale, la protagonista cerca un modo per reagire al profondo turbamento che prova, al senso di colpa che inizia ad insorgere in lei. Ed alla fine, una maniera la trova: scrivere una lista di tutte le cose per cui vale la pena vivere Le prime 10 cose le scrive di getto, le successive sono frutto dei suoi percorsi di vita da bambina a studentessa universitaria e poi da adulta. La lista segue di pari passo la costruzione della sua identità fino a quando riesce a convincersi del fatto che “…se vivi tanto a lungo e arrivi alla fine dei tuoi giorni senza esserti mai sentito totalmente schiacciato, almeno una volta, dalla depressione, beh, vuol dire che non sei stato per niente attento!”.