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Rassegna Idromele Momenti da vivere come esperienze di bellezza e presagi di imprevedibilità. Come bere idromele, la bevanda, chiara, pura, luminosa che dà saggezza e immortalità e rende poeta felice chi la beve.
La serata, dal titolo “Per tanta vita che ho nel sangue”, è dedicata alla vita e alla poesia della poeta milanese Antonia Pozzi, raccontata nelle sue vicende esistenziali e poetiche nel libro “Le carte inquiete” di Luigi Scorrano, Longo Editore, un libro che si legge come un romanzo.
Ambra Biscuso leggerà La lettera immaginaria, un intenso ritratto da lei scritto della poeta milanese.
“AmbientiVisualiSensibile - Delle parole suicide”, un video di Mirko Gabellone concluderà la serata. Un interno poetico intimo ed essenziale dalle parole purificanti e liberatorie, fatto di gesti nudi e crudi, soggettivi e oggettivanti. Un interno uomo o/e donna in cui accanto alla purificazione della parola si trascina dentro l’angoscia di un conflitto sempre più profondo tra essere e apparire, tra i condizionamenti dell’anima e i condizionamenti sociali che diventerà alla fine insostenibile…
“…perché la poesia
ha questo compito
sublime di prendere
tutto il dolore che ci
spumeggia e ci rimbalza nell’anima e
di placarlo, di
trasfigurarlo nella suprema calma dell’arte, così come
sfociano i fiumi
nella celeste vastità del mare…”
Antonia Pozzi
IL POETA RESTI SE STESSO, LEGATO ALLA SUA SOLITUDINE.
NON TEMA L'ANACRONISMO DELLE APPARENZE,
PUNTI ALLA SINTONIA CON LE ESSENZE.
RINA DURANTE , 1996