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XV edizione domenica 10 maggio 2009 con il patrocinio di Regione Puglia, Provincia di Lecce e Azienda di Promozione Turistica della Provincia di Lecce
Da quindici anni nella seconda domenica di maggio, l’associazione Archeoclub d’Italia Onlus organizza la manifestazione nazionale denominata "Chiese Aperte" che ha lo scopo di aprire al pubblico edifici sacri ed altri beni culturali chiusi da tempo, in molti casi abbandonati all'incuria e al degrado nonostante il loro notevole valore storico-artistico ed architettonico. Molti dei monumenti scelti dalle sedi locali nelle edizioni precedenti sono stati preservati dal rischio di una totale distruzione grazie a progetti (pubblici o privati) di restauro e recupero. Ciò dimostra come l'opera di sensibilizzazione dei cittadini e delle istituzioni, che nel nostro piccolo cerchiamo di svolgere, agevola e stimola la riscoperta delle antiche radici della nostra civiltà e delle valenze (religiose, artistiche, ecc.) in cui essa ha trovato espressione del corso dei secoli.
Lo spirito degli organizzatori è di mettere in relazione tra di loro tutte quelle persone impegnate socialmente nell’opera di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio storico-artistico del territorio salentino. Negli ultimi tre anni si è pertanto andati alla ricerca non di chiese da tenere aperte ma di persone che a vario titolo si siano occupate per motivi di studio, di ricerca o di lavoro di una chiesa salentina e che hanno dichiarato la loro disponibilità a comunicare ai visitatori incuriositi dalla manifestazione dell’Archeoclub tutto ciò che conoscono di quel bene culturale; alcuni di essi sono giovani laureati o laureandi che si sono occupati o che si stanno occupando della chiesa nel corso degli studi universitari o tecnici professionisti che hanno eseguito lavori di restauro o che hanno progettato un intervento conservativo del monumento.
La manifestazione si configura anche come promozione dell’ARCHEORETE DEL SALENTO ovvero un insieme di itinerari turistici di beni culturali cosiddetti “minori” che solitamente sono esclusi dai consueti circuiti di visita.