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Con Andrea Scanzi
Renzusconi
Come ha fatto Matteo Renzi a distruggere così tanto, e così bene, il centrosinistra?
Parte da questa domanda il nuovo spettacolo di Andrea Scanzi. Col suo stile consueto, ironico e graffiante, Scanzi mette in scena questo racconto teatrale in un esilarante – e talora inquietante – monologo. Dopo i sold out in tutta Italia nei mesi di gennaio e febbraio, “Renzusconi” - vero e proprio "caso" teatrale - diviene adesso la fotografia in movimento dell'Italia post-elezioni, che hanno rivoluzionato lo scenario politico italiano. La formula, già usata dall’autore anche in opere fortunate come “Gaber se fosse Gaber”, è quella della narrazione intervallata a filmati. Lo spettacolo, aggiornato dall’autore di data in data, parte da una ricognizione ironica degli errori di Matteo Renzi, allievo ripetente e clamorosamente sopravvalutato di Berlusconi. Scanzi mostra video involontariamente comici dell’ex Presidente del Consiglio, sottolineandone la goffaggine ma anche la smisurata ambizione. Dopo avere elencato i troppi punti in comune tra Renzi e Berlusconi, che ne hanno decretato la vittoria prima e le continue disfatte poi, fino ai disastri conclamati del 4 dicembre 2016 e del 4 marzo 2018, Scanzi analizza la situazione attuale. Ovvero la cosiddetta “Terza Repubblica”. E quindi Di Maio e i 5 Stelle, la forza più sottovalutata – e detestata - da larga parte dei giornalisti. E poi Salvini, l’altro grande vincitore delle elezioni, di cui Scanzi offre un ritratto non meno ironico e impietoso di quello di Renzi. E poi Mattarella, per molti sfinge e per altri addirittura salvatore della patria. E quindi il Pd, o quel che ne resta. La sinistra in cerca d’autore. Gli strafalcioni di Berlusconi. I bocciati, i miracolati e gli eterni imbucati del nuovo Parlamento. Il populismo come reazione naturale all’eterno inciucio. L’eterna sensazione gattopardesca di cambiar tutto senza cambiar nulla. La paura, dell’autore e non solo, che il renzusconismo (ora in salsa salviniana) non sia per niente un’opzione che ci siamo lasciati alle spalle. La possibilità, concreta, di tornare al voto in tempi stretti. E l’urgenza, nonostante tutto, di spiccare il volo. O anche solo di provarci.
Lo spettacolo è prodotto dalla Società Editoriale il Fatto Spa
Info e prevendita biglietti
I biglietti potranno essere acquistati e prenotati direttamente in teatro