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Brizio Montinaro presenta il suo nuovo libro
Il Teatro della Taranta
Carrocci Editore
Dialoga con l'autore Eugenio Imbriani.
Il libro. Il volume si apre con un saggio introduttivo teso a presentare al lettore, situandoli nel loro naturale contesto, cinque testi teatrali che Montinaro ha ritrovato. Attraverso l’analisi di questi testi e delle opere di illustri medici, filosofi, naturalisti e viaggiatori, l’autore giunge ad una visione antropologica del fenomeno nuova e affascinante. In un continuo rovesciamento di prospettive, quasi fossimo in una sala degli specchi, passando dalla realtà alla rappresentazione, dalla finzione alla simulazione, si giunge a mettere in crisi il già saputo su un fenomeno tanto affascinante quanto misterioso e inquietante. Autori dei testi teatrali sono i grandi scrittori del passato Pedro Calderón de la Barca, Luis Vélez de Guevara, Francesco Albergati Capacelli, M. Clément… ed Eugène Scribe. Così, mentre gli uomini di scienza si interrogavano sull’essenza del tarantismo e sulle cure per guarire da questa malattia, nei più importanti teatri d’Europa ci si dilettava e si rideva seguendo le vicende dei tarantati, veri o falsi che fossero, messi in scena in spettacoli di prosa e in acclamati balletti con star internazionali.
L’autore. È attore e scrittore. Ha lavorato con alcuni maestri del cinema europeo: Miklós Jancsó (La tecnica e il rito), Luigi Comencini (Delitto d’amore), Alberto Lattuada (Oh! Serafina), Giuliano Montaldo (Circuito chiuso) e Theo Angelopoulos (O’ Megalexandros). È autore di: Salento povero (Longo Editore, 1976), Canti di pianto e d’amore dall’antico Salento (Bompiani, 1994/2018), San Paolo dei Serpenti (Sellerio, 1996), Danzare col ragno (Argo, 2007), Il tesoro delle parole morte. La poesia greca del Salento (Argo, 2009).