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Rosaspina
Luci della Città Stagione teatrale 2010
Appartiene a...
Informazioni utili
- Categoria: Teatro / Spettacoli
- Data: 13/02/2010
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Dove: Novoli
- Indirizzo: Piazza Regina Margherita
- Orario: 9:30; 11:00
- Telefono: 0832.71.26.95
Teatro del piccione
ROSASPINA - una bella addormentata
di Simona Gambaro
con Simona Gambaro e Massimiliano Caretta
regia di Antonio Tancredi
età consigliata dai 5 anni fascia d'età: ciclo elementare
E nacque una bambina e fu chiamata Rosaspina. Sette fate furono chiamate alla festa e portarono per la bimba i doni più desiderabili: bellezza, intelligenza, virtù...E l'ottava fata? perché non fu invitata? Al suo arrivo il cielo si fece buio ed ella pronunciò parole che nessuno voleva sentire: la bambina si pungerà un dito e si addormenterà.
Così ogni cosa rivela luce ed ombra, la propria vitale imperfezione. E mentre Rosaspina va incontro al suo destino per diventare grande, un re e una regina imparano ciò che nessun sonno può sciogliere, nessuna spina può far dimenticare, e lasciano una figlia per non lasciarla mai più.
Una versione dolce e visionaria della Bella Addormentata,
dedicata a grandi e piccoli, insieme. Per parlare con la profondità e la leggerezza della fiaba, per ridere di piccole cose e dar voce a grandi domande, e poi sorprendere e poi lasciarsi cadere e poi dire la rabbia e la paura e tutto l'amore, e farsi minimi e poi esagerare, divertirsi questo sì, e alla fine mettere ordine, quello esatto del cuore.
La storia di Rosaspina viene rappresentata con semplicità, nello stile proprio della compagnia che affianca ad una cura particolare dell'immagine scenica un teatro d'attore molto fisico, in questo caso contaminato e arricchito da interventi di teatro di figura. La chiave comica e l'uso di un linguaggio di immediata comunicazione con i ragazzi fondano una visione teatrale che vuole essere principalmente emotiva, accessibile ma non didascalica, evocativa e metaforica come proprio di ogni espressione artistica. Per raggiungere in questo modo la verità della fiaba, perchè, come scrive Italo Calvino:
"Le fiabe sono vere. Sono, nella loro sempre ripetuta e sempre varia casistica di vicende umane, una spiegazione generale della vita, nata in tempi remoti e serbata nel lento ruminio delle coscienze fino a noi; sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna, soprattutto per la parte di vita che è appunto il farsi di un destino: la giovinezza, dalla nascita al distacco da casa, alle prove per diventare adulto e poi maturo, per confermarsi come essere umano"
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